Da febbraio ad agosto 1926 ebbe luogo a Milano, presso la Società Umanitaria, un corso nazionale di formazione per insegnanti di Casa dei Bambini e di scuola elementare. Il corso era diretto da Maria Montessori ed è il primo a essere autorizzato con decreto dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Per documentare e celebrare questo evento fu pubblicato l’opuscolo Note sul metodo Montessori. Applicazione – Diffusione – Immagine e vita infantile, a cura del Comitato di Milano dell’Opera Nazionale Montessori, presieduto da Giuseppe Gallavresi, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune lombardo, e dame dell’aristocrazia sostenitrici del metodo quali le contesse Orietta e Ludovica Borromeo d’Adda. Probabilmente è proprio a questo fascicolo che Montessori fa riferimento in una lettera a Ludovica Borromeo, scritta da Berlino nel Natale del 1926, quando le esprime parole di apprezzamento per la realizzazione del “magnifico opuscolo italiano”.
Sulla copertina è raffigurato il bambino che - come un auriga vittorioso dell’antichità - guida il carro trainato da quattro cavalli pieni di forza che rappresentano quattro conquiste intellettuali: disegno, scrittura, lettura e aritmetica. L’immagine della “quadriga trionfante”, del bambino che guida sé stesso con slancio e gioia alla conquista della cultura è introdotta nella terza edizione di Il metodo della pedagogia scientifica, pubblicata nel 1926.
Il fascicolo contiene testi di Maria Montessori e Giuliana Sorge in cui sono esposti i principi del metodo, un’ampia documentazione fotografica che testimonia le molteplici dimensioni della vita educativa nella Casa dei Bambini, un resoconto della diffusione internazionale della pedagogia montessoriana e un sunto dei principali interventi tenuti all’inaugurazione e alla conclusione del corso. Le illustrazioni ritraggono la Casa dei Bambini della Società Umanitaria diretta da Lola Condulmari, che aveva frequentato il Corso di pedagogia scientifica del 1909.