“L’Idea Montessori” è pubblicata da maggio-giugno 1927 ad agosto 1929. La rivista è organo dell’Ente Opera Nazionale Montessori (ONM) - istituito con R.D. n.1534 dell’8 agosto 1924 - ed è fondata dalla scienziata di Chiaravalle; il direttore è Ferdinando Negrini. La direzione e l’amministrazione sono presso la Società Umanitaria in Via San Barnaba 38 a Milano.
In un articolo dell’ottobre 1927, a cura della direzione, si legge che la rivista “non vuole solo essere un organo di propaganda della concezione Montessoriana e del Metodo, ma anche un centro a cui convergano tutti coloro che da tale concezione e tal Metodo traggono i frutti sensibili e reali applicandolo ai bambini nelle scuole”. Ai maestri e alle maestre è chiesto di contribuire alla finalità della rivista inviando scritti e fotografie affinché essa sia “la palestra delle loro idee, delle loro realizzazioni, dei loro dubbi, dei loro entusiasmi, del complesso insomma della loro vita di educatori”. E i maestri e le maestre rispondono con partecipazione. A sostenerli nel lavoro educativo sono gli scritti di Montessori e quelli delle sue allieve e dei suoi allievi: Anna Maria Maccheroni e Lola Condulmari, già presenti al Corso di pedagogia scientifica, tenutosi a Città di Castello nel 1909; Claude A. Claremont, iscritto al I corso internazionale Montessori a Roma nel 1913; Lili Roubiczek, che aveva frequentato il corso internazionale di Londra del 1921 e fondato nel 1922 una Casa dei Bambini a Vienna; Giuliana Sorge, allieva dal 1924 della studiosa marchigiana e sua stretta collaboratrice nel corso di Milano del 1926.
“L’Idea Montessori” inizia la pubblicazione una volta terminato il corso per insegnanti di Casa dei Bambini e di scuola elementare – il primo autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione – svoltosi da febbraio ad agosto del 1926, presso la Società Umanitaria. Dopo la conclusione del corso, prende avvio una sperimentazione triennale nella differenziazione didattica Montessori nelle prime tre classi della scuola elementare. Data l’importanza del momento, “L’Idea Montessori” segue con particolare attenzione tale sperimentazione, anzi sembra che questa sia la sua effettiva finalità, tant’è che la rivista conclude di fatto la sua pubblicazione al termine della sperimentazione stessa, e dopo aver seguito anche la nascita della Regia Scuola di Metodo Montessori, istituita con R.D. n.781 del 5 febbraio 1928.
I contributi pubblicati in “L’Idea Montessori” riguardano i principi della proposta pedagogico-educativa montessoriana, la sua diffusione internazionale e documentano i complessi rapporti con la cultura contemporanea – idealista e cattolica – e il fascismo.
Dal frontespizio dei numeri del 1927 risulta che presidente del Comitato d’onore è l’on. Benito Mussolini; tra i membri del Comitato vi è l’on. Giovanni Gentile, presidente dal 1926 dell’ONM.
A partire dal 1924 si assiste a un dialogo tra Montessori e Mussolini motivato da parte della scienziata dal desiderio, espresso già negli anni Dieci in L’autoeducazione nelle scuole elementari, di vedere diffusi in Italia il suo metodo e le sue scuole, di poter contare su strutture stabili di ricerca e formazione, possibilmente a Roma, città in cui il metodo era nato. Nell’atteggiamento di apertura del capo del governo possono essere rintracciate varie motivazioni tra le quali la notorietà internazionale di Montessori, espressione del genio italiano, e il poter essere il metodo un sostegno nella lotta all’analfabetismo. Dopo il 1931 progressivamente il dialogo si fa sempre più difficile. Dal 1932 Montessori ha avviato la riflessione sul rapporto tra educazione e pace, al quale dedicherà numerose conferenze in Europa: le autorità governative intervengono a condizionare la gestione pedagogica della Regia Scuola di Metodo; Mario e Maria Montessori iniziano a essere sorvegliati dalla polizia fascista. Nel 1933 si dimettono dall’ONM per divergenze con il nuovo presidente Emilio Bodrero in merito alla gestione dell’istituzione stessa. Nel 1934 lasciano l’Italia dove torneranno nel 1947, invitati dal governo nella persona dell’on. Guido Gonella, Ministro della Pubblica Istruzione.
Nei suoi scritti pubblicati in “L’Idea Montessori”, la studiosa di Chiaravalle non si sofferma solo sulla fascia di età tre-undici anni, ma guarda anche al neonato, con pagine che si ritroveranno poi in Il bambino in famiglia. Nella rivista compare anche la firma di Mario M. Montessori, il quale interviene sulla relazione adulto-bambino, per illustrare le caratteristiche dell’Associazione in memoria di Renilde Montessori e, infine, con un breve commento a margine di un articolo sui bambini con ritardo nell’apprendimento. Successivamente, nel 1931, nella rivista “Montessori” tornerà a far sentire la sua voce con lo scopo sia di coordinare il vasto movimento Montessori internazionale sia di vigilare rispetto a eventuali travisamenti nell’applicazione del metodo.