Nel 1933 è fondata “Opera Montessori. Bollettino bimestrale dell’Opera Montessori” del quale la scienziata di Chiaravalle non è né fondatrice né direttrice. Il 15 gennaio 1933 si dimette dall’Opera Nazionale Montessori (ONM) – il 16 gennaio si dimette Mario M. Montessori – in seguito alle divergenze con il presidente dell’Opera stessa, Emilio Bodrero: vicepresidente della Camera dei deputati e membro del Consiglio Nazionale delle Corporazioni. Questi, a sua volta, si dimette il 24 gennaio 1933, e gli succede Piero Parini, Ministro Plenipotenziario e Direttore Generale degli Italiani all’estero. Il 21 febbraio 1933 Maria Montessori si dimette anche dalla Regia Scuola di Metodo Montessori. Nel 1934 lascia l’Italia, dopo la conclusione del IV Congresso Internazionale, tenutosi dal 3 al 10 aprile a Roma.
Nel 1933 redattore responsabile del bollettino è Italo Sulliotti; nel 1934 Gianna Spargella, segretaria dell’ONM. La direzione e l’amministrazione è presso l’ONM, Viale Angelico 22. Per il primo numero del 1934 la casa editrice è Le Monnier, per i successivi è indicato solo il nome della tipografia “Pietro Feroce” a Roma, dove la rivista è stampata.
Del 1933 risulta un solo numero, quello di gennaio. Una nota redazionale presenta l’iniziativa editoriale come secondo anno del periodico “Montessori. Rivista bimestrale dell’Opera Montessori”, dunque, come proseguimento della rivista del 1932. Ciò è in parte discordante rispetto al frontespizio del fascicolo di gennaio 1933, dove si legge “Opera Montessori. Bollettino Bimestrale”, anno II, n.1. Una discrepanza che fa ipotizzare un cambiamento avvenuto ‘in corsa’, quando il fascicolo forse era già stato stampato, in un momento di incertezza e confusione, con le dimissioni di Maria Montessori dall’ONM avvenute il 15 gennaio 1933. Non seguono, come detto, altri fascicoli nello stesso anno.
Nel numero di gennaio, Maria Montessori è presente con due articoli che consistono in due estratti da suoi testi pubblicati rispettivamente in inglese e tedesco. I testi sono The Mass Explained to Children, edito nel 1932, e Das Kind in der Familie, nell’edizione del 1929. Nel numero è riportato anche l’“esperimento letterario” riguardante il modo di avvicinare i bambini e i preadolescenti alla Divina Commedia. Dell’articolo, dal titolo Dante con i bambini, è autrice Maria Federici Agamben, insegnante montessoriana e docente presso gli Istituti italiani di cultura all’estero, e che nel 1946 sarà eletta all’Assemblea Costituente.
Nel secondo numero del 1934 sono pubblicati alcuni degli interventi al IV Congresso Internazionale Montessori sul tema Problema spirituale, scientifico e sociale dell’educazione. Di fatto l’argomento del congresso fu quello di Deviazione e normalizzazione, affrontato da Montessori in quattro conferenze, tenute rispettivamente il 4, 5, 7 e 10 aprile, sotto la sorveglianza della polizia politica fascista. Al Congresso intervenne anche Giovanni Calò con la relazione Il fanciullo e gli ideali sociali. Piaget, invitato a partecipare, risulta dal programma che sia intervenuto sul tema Le développement de l’espace chez le petit enfant, ma la relazione non è riportata. Dal 1932 lo psicologo era presidente dell’Associazione Montessori Svizzera.
Scopo della rivista è di “essere conosciuta letta studiata da tutte le persone che alla applicazione pratica del Metodo dedicano la vita […]: desidera che ogni Scuola partecipi alla sua vita, con attivo scambio di idee, di osservazioni, di relazioni, di fotografie”. Di Montessori appaiono sei contributi: quattro si riferiscono alle conferenze sul tema Deviazione e normalizzazione e due all’educazione religiosa. Questi due ultimi articoli sono di fatto degli estratti rispettivamente dal libro The Mass Explained to Children e dal testo I bambini viventi nella Chiesa, edito nel 1922.
Con le dimissioni della studiosa di Chiaravalle dall’ONM, la rottura dei rapporti con il regime e la scelta di lasciare il Paese natale, si conclude nel 1934 la vicenda delle riviste montessoriane in Italia negli anni Trenta.
Si ringrazia l’Association Montessori Internationale per aver messo a disposizione il numero 1 del 1933 del Bollettino “Opera Montessori” (https://montessori-ami.org).